Servizio di domiciliazione virtuale: che cos’è
Potrebbe servire un luogo virtuale, quali sono le opportunita?
In questo articolo cercheremo di capire meglio che cos’è una domiciliazione virtuale per comprenderne meglio le potenzialità e soprattutto che cosa troviamo all’interno di questo prezioso servizio.
Visibilità: quanto è importante?
Uno studio, un’impresa, un’attività in genere ha bisogno di visibilità, di essere vista e di essere trovata. Google è sempre più lo strumento per essere trovati. Comparire nelle mappe di Google è fondamentale e pratico. Questo strumento può servire per comunicare orari di apertura, raccogliere recensioni, pubblicare foto, post e video oltre ad essere contattati, e raggiunti grazie ai navigatori.
Aprire un place della propria impresa con un po’ di competenze e un’attività locale avviata è un’operazione abbastanza facile, che spesso può richiede anche pochi minuti. Molto più difficile invece è poter comparire nelle mappe di Google, specie quando non si dispone in quel luogo di un ufficio, un negozio o uno stabilimento.
Il ruolo di coworking e business center nelle mappe
Fornitori del servizio e non solo
I business center, i coworking ci vengono in aiuto e sono preziosi, perché ci permettono sottoscrivendo un contratto di domiciliazione postale, di poter creare un place su una mappa e attivare la nostra attività in quel luogo.
Cosa si intende per place dell’attività?
Per place di una attività si intende un luogo fisico, dotato di personale, che ci permette di gestire contatti di clienti, posta o piccoli plichi postali.
Un esempio pratico
Chi ha una sede a Roma ad esempio, molto probabilmente ha creato e gestisce un place della propria attività. Nel place creato ha inserito foto e video, descrizione dell’impresa, orari di apertura, collegamento al sito web e magari ha sfruttato la possibilità di farsi inviare messaggi Whatsapp da potenziali clienti, oltre a raccoglierne e gestire recensioni sui servizi e prodotti venduti. Ma se l’impresa volesse espandere il proprio business in altre regioni, in altre città e nell’immediato non vuolendo affittare un ufficio? Come potrebbe creare un place a Milano o Bari? Oppure a Bologna o Bolzano?

La scelta del fornitore del servizio
I flex office che raggruppano hub, coworking e business center, mettono a disposizione un servizio denominato domicilio postale, domiciliazione postale o domiciliazione virtuale, che spesso i clienti identificano anche con il nome di ufficio virtuale. Parliamo di servizio che se sottoscritto permette di creare e gestire un place del proprio studio o della propria impresa in un’altra città.
E’ importante sapere che Google, fornitore dei place su Maps, è molto attento nell’accettare e rendere visibile on-line un nuovo place. Questo si è reso necessario negli anni principalmente per evitare attività fraudolente o ingannevoli. Ultimamente infatti, anche grazie alle segnalazioni degli utenti, vengono sospesi o chiusi place che non rispettano i requisiti minimi fissati da Google. Occorre quindi procedere con cautela e attenzione, consapevoli che se un place viene sospeso o ancora peggio chiuso e rimosso, risulta piuttosto difficile riaprirlo.
In generale il servizio richiesto al flex office, in particolare ai business center, necessario per l’apertura di un place su Google, è il recapito postale. I coworking, soprattutto, quelli di piccole dimensioni o che nascono all’interno di una attività già esistente, sono infatti più restii ad offrire servizi di domiciliazione a chi non ha un ufficio privato o un desk all’interno del coworking stesso. I business center invece, sono strutture più organizzate per i servizi virtuali e hanno tradizionalmente un’ampia offerta di servizi di domiciliazione. Ma il servizio di recapito postale è sufficiente per poter creare un place in google e vedere la propria attività nelle mappe?
Quali sono le regole di Google
Google nelle linee guida dice “Se la tua attività ha una sede fisica che i clienti possono visitare…. Puoi creare un profilo dell’attività su Google”. Il servizio di domicilio postale completato con una targa e che spesso offre la possibilità di noleggiare per il tempo necessario uffici privati, desk o sale meeting, risponde perfettamente ai requisiti di Google.
L’approvazione della domiciliazione virtuale
La conferma del Google Place
Recentemente tra i modi richiesti da Google per approvare una nuova attività, quando non viene approvata automaticamente, c’è quello di registrare un video dentro al business center, mostrando i propri spazi di lavoro e il proprio materiale pubblicitario.
In questi casi il semplice recapito postale non consente quindi di vedere approvato il proprio place. E’ così necessario recarsi in loco, noleggiare uno spazio lavoro, allestirlo con il proprio materiale informativo pubblicitario e registrare un breve video, che condividerai con Google per l’approvazione del tuo place.
Scegliere la location e il fornitore
Disponibilità, servizi e molto altro
La scelta del business center, dove aprire la propria attività, è evidente che oltre a logiche economiche e geografiche, debba tener conto della disponibilità del business center a supportare il cliente nella creazione del place noleggiando all’occorenza un luogo di lavoro, a volte necessario per la registrazione del video autorizzativo. Molti flex office si sono organizzati per offrire al cliente le possibilità di creare direttamente loro il place dell’attività, per poi trasferirlo una volta approvato e visibile on line al cliente. Un altro aspetto molto importante, quando si ha la necessità di creare un place in un’altra città, ad esempio a Milano, a Palermo, o a Genova, è che lo smartphone che ne richiede la creazione sia geo-localizzato in quel luogo. Per questo motivo il gestore del flex office può essere di grande aiuto nella procedura autorizzativa.
Affinchè poi il place rimanga attiva nel tempo, sia visibile nei navigatori e nelle ricerche di Google, è necessario che il contratto di domiciliazione sottoscritto con il coworking venga rinnovato di anno in anno.
Creare la tua domiciliazione virtuale: in conclusione
In conclusione per creare e gestire un place della propria attività in Google, nelle mappe di Google, non sono richiesti investimenti in affitto e in allestimento di spazi, ne in personale, ma può essere sufficiente richiedere e sottoscrivere un contratto di domicilio commerciale, con un business center o coworking. Con la stessa logica è evidente che possono essere creati place in più città italiane, in più quartieri della stessa città.

Domiciliazione virtuale: i termini alternativi utilizzati
Sinonimi del termine domiciliazione virtuale
Il servizio di domiciliazione virtuale che ci permette di attivare un place un di Google, non ha termine univoco per la sua identificazione e quindi può alternativamente essere chiamato domicilio postale, ufficio virtuale, domiciliazione commerciale a seconda del pacchetto di servizi e del nome commerciale della struttura erogante.
Attivare una domiciliazione virtuale su una mappa
Riteniamo che il modo migliore di attivare una domiciliazione virtuale sia spiegare la propria esigenza al gestore del flex office, che proporrà la soluzione più adatta tra i servizi a disposizione. Maggiori informazioni al numero verde 800 090 130.